L’EFF e la quadratura del cerchio

Un'immagine tratta dal sito dell'Electronic Frontier FoundationSolitamente l’Electronic Frontier Foundation è conosciuta per le battaglie in favore della libertà di pensiero e, potremmo dire, “di navigazione”: basta navigare sul sito istituzionale per trovare un accorato appello al Parlamento Europeo impegnato a propugnare la direttiva pro-copyright, ma anche l’interminabile lista RIAA v. The People, dedicata alle azioni legali nei confronti di utenti P2P.

Proprio questo tema sembra aver scaldato da un bel po’ l’animo della Fondazione: la nuova ideona è quella di proporre alle major un abbonamento mensile che consenta di scaricare, per una cifra del calibro di 5 dollari statunitensi, quanta musica si vuole. Qualcuno ha già ironizzato sul fatto che un solo brano su iTunes costa 99 centesimi e già questa cifra sembra troppo poco per alcuni produttori. Qualcun altro, nelle comunità virtuali dedicate all’argomento, si è lasciato andare ad ampi sfoghi perché stufo dell’equilibrio instabile tra aziende discografiche, artisti, consumatori.

Il cerchio continua ad essere tondo: fa tristezza vedere Napster 2.0 che arranca e c’è tanta rabbia da una parte e dall’altra dell’Oceano. Nessuno riesce a trovare la quadratura tra libertà e rispetto del lavoro altrui. E non sembra proprio così utile continuare a denunciare a destra e a manca

Alla gogna!

La puntuale Adele Chiodi già un annetto fa scriveva un articolo intitolato America stregata dalla gogna elettronica, in cui notava come Punto informatico avesse iniziato a parlare di “gogna elettronica” già dal 1997. Sfogliando gli ultimi articoli sull’argomento apparsi sul quotidiano, si nota una crescita esponenziale: prima si era parlato di Corea e di sacerdoti pedofili a Baltimora, poi del Maine. Oggi il quotidiano elettronico riporta come i gestori del sito del Dipartimento di polizia di San Jose stiano vedendo una netta crescita del traffico grazie alle pagine dedicate ai pedofili.

Ma non sono solo i più beceri crimini di natura sessuale ad ispirare questo uso aggressivo della Rete da parte delle autorità di tutto il Mondo: poche settimane fa lo Stato in miniatura del Rhode Island iniziò a pubblicare sul proprio sito la lista degli evasori fiscali. Decisamente più storico è il caso di Targeting Fraud, il sito che sin dal 2000 raccoglie le segnalazioni dei britannici sui vicini evasori…

Nostalgia di Arlecchino

Mentre a Nizza i simpatici francesi fanno i milioni col carnevale, in Italia ci si dispera per i risultati dell’indagine dell’elusiva Eta Meta Research (chi è mai riuscito a rintracciarne il sito?), che ci informa del fatto che meno di un bambino su dieci sa chi è Arlecchino ed uno su venti è convinto che Pulcinella sia un testimonial delle mozzarelle.

Secondo alcuni quotidiani on line, la colpa è della televisione. D’altra parte, se si sostiene che ora i bambini si vestono da Carabiniere perché una serie televisiva ha interessato questo lavoro, è facile trarre conclusioni del tipo che ci dobbiamo attendere un boom nelle partecipazioni alle selezioni per l’Arma da qui a qualche anno. Speriamo facciano anche un serial sulla ricerca scientifica, magari otterremo anche buoni candidati ai dottorati…

Tanto per aggiungere un po’ di informazioni fondamentali per il nostro vivere quotidiano, Panorama ci informa anche di un ulteriore sondaggio carnevalesco, stavolta realizzato da Coldiretti: i bambini vedrebbero il Carnevale come festa tradizionale, ma solo in quanto portatrice di bontà culinarie locali. Il comunicato stampa sull’indagine Dimmi come Mangi ti dirò come cresci si conclude con una lista di dolci tipici regionali: ma una volta la Coldiretti non si occupava di agricoltura?

GSM: una vittoria europea

I festeggiamenti ufficiali della GSM AssociationIncredibile: per una volta, è uno standard europeo a dominare un settore tecnologico. Il successo del GSM è la tipica storia che consulenti e docenti di tutta Europa raccontano ai loro colleghi d’oltreoceano per dire “Ehi, possiamo farcela anche noi!”.I numeri sono piacevolmente sorprendenti: l’iperattiva GSM Association ha in questi giorni reso noto che oltre un miliardo di utenti, nel mondo, utilizzano questo standard. Tanto per esaltarsi un po’, un counter sull’home page dell’Associazione fa una stima in tempo reale del numero raggiunto negli ultimi 12 anni.

Ma i dati più interessanti rilasciati in occasione del lancio del terzo GSM World Congress non sono tanto quelli relativi al successo della manifestazione o alle capacità delle innovazioni tecnologiche presentate, quanto quelli di penetrazione della tecnologia. Nel 2003 il GSM ha “guadagnato” 193 milioni di utenti, complessivamente più del totale storico del principale concorrente! La crescita più evidente è stata nelle Americhe: il 90% dei nuovi utenti sceglie lo standard di origine europea. E meglio ancora per il futuro: nell’America Latina si arriverà ad una penetrazione del 44,3% contro i soli 4% del 2001…

Viaggi nel tempo promozionali

IBM non ha bisogno di pubblicità: almeno, non più dei concorrenti. Da ormai parecchi anni le campagne sono per la maggior parte istituzionali: negli ultimi anni ha cavalcato il fenomeno e-business, completando l’evoluzione da produttore di hardware a fornitore globale di consulenza, ICT e non.

L’altra strada promozionale è quella delle grandi iniziative scientifiche: non solo attraverso investimenti a spron battuto e talvolta a fondo perduto (almeno in apparenza), ma anche portando avanti la ricerca nel campo dei supercomputer. Oggi Astron, istituzione di ricerca olandese, ha annunciato che utilizzerà una soluzione IBM per portare avanti le proprie ricerche astronomiche. Tanto per fare un po’ di spettacolo, la ricerca su Big Ben e dintorni è stata definita “un viaggio a ritroso nel tempo”: detta così, può interessare almeno una persona su mille.

I dispacci di agenzia ci rendono edotti, con una pedanteria che sa di televendita, dell’impressionante capacità di elaborazione degli oltre 12.000 microprocessori, ben 768 gigabit al secondo, con frasi del tipo

«L’equivalente della quantità di dati che sarebbero creati in un secondo se ogni persona negli Stati Uniti partecipasse a 100 chiamate telefoniche contemporaneamente».

Cosa vorrà mai dire?

Furti di codice e risvolti positivi

Da sempre, quando si parla di virus e cracking, si usa una metafora da biologia umana: l’infezione fa bene perché permette di svelare punti deboli dell’organismo, sito o software che sia. Stavolta, la notizia del furto del codice sorgente di Windows ha colpito non soltanto per le dimensioni, ma anche per la reazione di Microsoft.

Resasi conto che in un prodotto leader di mercato come Internet Explorer basta visualizzare un’immagine Bitmap per creare un Denial of Service, prima ha iniziato a diffondere minacce e diffide, poi si è impegnata a “rivedere il codice” dei suoi prodotti per tranquillizzare la clientela, soprattutto quella business.

Sino ad ora, l’analisi più lucida della situazione sembra essere quella di Raulken, portale sulla sicurezza informatica dalle alterne fortune: viene avanzata anche un’ipotesi non del tutto nuova, ma significativa, quella per cui tutto il tormentone sia stato creato ad hoc. Verrebbe da aggiungere, come hanno proposto alcuni informatici, che alla fine è un modo bizzarro per la multinazionale di passare all’open source

Dialer: come far senza

Il bravo Lorenzo Campani pubblica oggi su Punto Informatico l’ultima (?) puntata di una sorta di studio di settore sui dialer: i malefici programmini che rubacchiano soldi ad adolescenti e mariti in calore.

L’analisi mette in luce come ci siano ben pochi attori dietro il promettente mercato: Lorenzo sostiene che sia in fase di consolidamento, ma lo stesso quotidiano ha appena pubblicato un articolo sulle oltre 200.000 denunce presentate negli ultimi mesi.

Il primo articolo era stato pubblicato su Il Diario: era il maggio del 2002 ed il mercato era ancora più selvaggio di oggi. I portali contenevano solo banner di dialer. Oggi il fenomeno è in calo, ma chi utilizza siti popolari come Arianna sa bene che praticamente l’unico tipo di pubblicità che compare è relativa a surreali dialer.

Si è detto tanto delle truffe e perciò c’è poco da aggiungere: interessante è invece questo aspetto legato all’andazzo del mercato pubblicitario. Nel settembre 2002 i dialer spadroneggiavano nelle classifiche specializzate. Oggi, osservando il barometro di LemonAD relativo a gennaio 2004 (meno di un anno e mezzo dopo, quindi) sembrano ridimensionati, ma non spariti.

È davvero uno dei pochi business redditizi? Se guardiamo alla classifica degli inserzionisti, possiamo comprendere come eBay riesca a fare soldi in altro modo. Ma cosa suggerisce la posizione così elevata di Dada? Forse il fatto che non riesca a vendere la pubblicità su Il Corriere della Sera e quindi piazza i propri banner o quelli della controllata Register.it come default. C’è da pensar male, visto la fine che ha fatto fare a Clarence?

Lin—s o Lindows?

I cittadini di Belgio, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia sono invitati a partecipare al gioco disponibile sul sito Lin—s.com: si tratta del classico “Impiccato”. Stranamente, le uniche lettere che mancano ancora da scegliere sono la D, la O, la W. Verrebbe quasi il dubbio che, visto il logo, ci sia simile qualcosa di simile a Lindows.com.

Avevamo già parlato un paio di settimane fa della scelta di Lindows di sfruttare la potenza del P2P per autopropagarsi, ma anche dei suoi problemi con la giustizia. Se Microsoft continua a vincere battaglie contro il sistema operativo Linux-based di Robertson, la scelta di chiamarsi LinDash ha in sé un briciolo di perfidia che vince sul piano dell’immagine. Nonostante iniziative come ChoicePC, però, di Lindows si sente parlare ben poco in termini di una reale alternativa ai sistemi operativi più diffusi. Peccato: poteva essere interessante avere delle alternative.

Anche le suore hanno la chat

Notizia rapida ed indolore dalle agenzie: il 21 febbraio partirà la chat di Cattolici.net dedicata alle “persone consacrate”. Il sito è interessante: contiene circa 30.000 links a siti cattolici in giro per il mondo ed è regolarmente aggiornato.

Tuttavia, i dispacci sbrigativamente ci spiegano che solo le suore saranno ammesse, dalle 21 alle 21,30 del sabato. Il popolo della Chiesa incontra il popolo della notte… Ma i sacerdoti? I frati? Non sono consacrati anche loro? È per evitare possibili promiscuità sessuali? Misteri della fede.

Uno Puntozero versione 2004

Anche quest’anno Uno Puntozero ha fatto notizia: nei giorni scorsi un numero imprecisato di riviste digitali e non ha ripreso le agenzie di Reuters, Adnkronos, Ansa a proposito del risultato di un sondaggio Swg dagli esiti abbastanza scontati. Il 65% degli utenti Internet è a favore dell’audio su Web e questa ricerca di mercato è stata utilizzata dal nostro per il lancio del sito Speakage.

Il sito stesso è una prova del prodotto che offre. Ma oltre a dire su una base unz unz qualcosa del tipo “Siamo a tua disposizione per qualsiasi informazione” non sembra fornire molte informazioni supplementari a quelle che si possono leggere.

In passato il buon Marco Camisani Calzolari aveva avuto idee più originali: un esempio è carino Matrimoni On Line, una comunità virtuale in cui coppie che magari non possono farlo nella realtà si regalano un matrimonio virtuale, con tanto di fedine e certificato.

Fai attenzione, Marco. O farai la fine di Claudio Cecchetto e delle sue idee faraoniche…