Cittadini europei sballottati e poco convinti

La multa di 497,2 milioni di Euro inflitta dalla Commissione Europea a Microsoft è solo l’ultimo atto di una lunga serie di inchieste. Alcuni giornalisti valuta positivamente l’accaduto per il potenziale influsso sul mercato, altri lo vedono addirittura come il primo passo verso un non meglio identificato “pluralismo informatico”.

In ogni caso, la cifra è pari a solo l’1,6% del fatturato di Microsoft e probabilmente, ha notato il vicepresidente del gruppo, Brad Smith, la causa andrà così per le lunghe che anche nel caso in cui l’azienda dovesse effettivamente pagare, nel 2009 il mercato sarà chissà dove. Non a caso, Wall Street non si è nemmeno curata più di tanto della notizia.

Microsoft proporrà davvero una versione dei sistemi operativi della famiglia Windows senza il Media Player entro 90 giorni? Rilascerà tutte le informazioni necessarie ai concorrenti entro i 120 giorni previsti? La Commissione ci crede così tanto da considerare l’evento il grande passo per permettere ai consumatori di scegliere. Al contrario, Steve Ballmer cerca di convincere il mondo che sono proprio i consumatori a “perderci”.

Probabilmente, la verità sta nel mezzo. Lo status quo non può andare avanti. Ma quali sono le reali alternative?

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