Sting si è lanciato anema e core in una specie di elogio delle virtù delle droghe? Pessimo gesto, secondo il Senatore Michele Bonatesta di AN: «fanno più guasti le parole di Sting che mille spacciatori. Perché i ragazzi ascoltano più un cantante che i genitori, vengono “educati” più da uno Sting che dalla famiglia, dalla scuola, dalla Chiesa.» Detto da un consigliere di vigilanza sulla RAI, ha un che di inquietante…
anche se ho lo stesso passato di sting – e no, non mi riferisco a suonare il basso- penso che quando un personaggio pubblico vuole esprimere un opinione deve ben pensare come la comunica. anche se penso che legalizzare le droghe legeere avrebbe vari vantaggi, dubito che l’apologia della droga in generale fatta senza chiarire bene il proprio pensiero, possa avere un qualche valore oltre a quello di far parlare di se. cmq mi chiedo quanta parte di colpa debba ricadere anche sul giornalista, che non certo ha fatto il suo dovere a modo.
ma io non sono un vero esperto di comunicazione
Andrea