Darty, basta la parola

Continua la cavalcata europea di Darty, il leader francese dell’elettronica di consumo: dopo quarant’anni di Francia e le esperienze in Italia e Lussemburgo, il noto marchio che della Confiance ha fatto il suo slogan sbarca in Svizzera. Nel frattempo, spuntano come funghi i cartelloni nella Metropolitana milanese a proposito del nuovo punto vendita nell’hinterland che reclamizzano i mille “impegni” della catena.

Nella comunicazione di Darty c’è l’impegno dell’ampia scelta e del miglior prezzo sul mercato (con tanto di rimborso della differenza e regalo di champagne), ma di per sé non sembrano temi da comunicare con particolare enfasi, vista l’offerta similare da parte dei concorrenti. C’è anche e soprattutto una serie di servizi dall’impatto non minimale: la consegna a casa di domenica, il call center eternamente aperto, la sostituzione dell’oggetto in garanzia con uno “di cortesia”, il ritiro dell’usato. Buone pratiche mutuate da altre catene della Grande Distribuzione che segnano definitivamente la svolta rispetto ad un mercato che, soprattutto in Italia, fino a pochi anni fa era in mano a grossisti e dettaglianti di quartiere.

L’arrivo in Italia di MediaMarkt ha accontentato i fanatici della convenienza ad oltranza. Quello di Darty potrebbe invece raccogliere proseliti soprattutto in un target un po’ più sofisticato, che ha maggiori esigenze di servizio ma è disposta a soddisfarle scegliendo prodotti di fascia alta. Una clientela che probabilmente è rimasta piacevolmente colpita da quella sorta di installazione d’arte contemporanea che è il punto vendita di Torino, ma che probabilmente è attratta piuttosto dalla nota “Carta dei diritti”, in cui riesce a riconoscersi fino in fondo.

C’è da scommettere che Darty potrebbe avere successo in Italia, qualora la Capogruppo voglia investire in un mercato solo apparentemente saturo. Il posizionamento merita attenzione e rimane la curiosità di scoprire come il Gruppo transalpino comunicherà al grande pubblico. Ha tanto da alzare la voce, rispetto ai vari Euronics ed Unieuro che infestano i media italiani: però ha tanti motivi per alzarla.

5 pensieri su “Darty, basta la parola

  1. Ciao Giuseppe,

    effettivamente visitando [dai link da te forniti, grazie] il sito sembrerebbe che l’approccio sia improntato su un livello di servizio e di trasparenza superiore alle catene già presenti in Italia.

    Auguriamoci che alle dichiarazioni seguano i fatti; se così sarà potrebbe essere una piccola rivoluzione che costringerà gli altri a correre a i ripari.

    Un abbraccio

  2. Sperando che lo standard non sia come il Darty di San Babila…
    Dove ho preso un frigorifero ma anche una bella fregatura!!!
    Ritardo colossale (1 mese ed 10 giorni) per la consegna, spese assurde che volevano addebitarci (ritiro di un usato inesistente, estensione garanzia ed altro), e colore sbagliato!
    In più il frigo è rotto e non ce lo vogliono sostituire!
    “Complimenti” Darty…

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