WebDays 2005: il Web che matura

Torna a Torino WebDays, la manifestazione che coinvolge amministrazione pubblica locale ed istituzioni scientifiche piemontesi al fine di promuovere la cultura del Web in una città dalle grandi potenzialità e dai grandi timori. La bella Torino come sempre è prigioniera del suo retaggio industriale e vive di ricordi del suo passato “multimediale”: è una fortuna che questo tipo di manifestazioni cerchino di darle la sveglia, in attesa della tormenta olimpica.

Il programma di WebDays 2005 è molto più corposo e strutturato di quello delle scorse edizioni: è passata (o quanto meno si è attenuata) la febbre dei blog, dando loro spazio in maniera più organica e strumentale all’aspetto tecnologico e contenutistico di questo tipo di strumenti. Meno celebrazioni di personaggi seminoti, più riflessioni di professionisti della Rete. Si sente sempre lo zampino di Axell e c’è da essere certi che questo sarà una garanzia di qualità.

I temi di questa edizione sono più variegati rispetto al passato: si parla di technicalities come RSS e podcasting, ma ci si imbatte anche in testimonianze che illustrano le potenzialità della Rete. Si parla di Internet Banking, ad esempio, o di utilizzo della Rete da parte delle persone anziane. Molto spazio viene dato alla gestione delle foto in Rete, con un concorso a tema ed una serie di riflessioni sugli strumenti di sharing e di stampa remota. Gli interventi dei guru del settore, come Granieri, Maistrello o De Kerckhove, risultano inquadrati in maniera strumentale agli argomenti trattati, con un’opportuna assenza di interventi generalisti di personaggi dediti all’auto-culto della personalità, vero difetto dello scorso anno.

Il programma contiene anche momenti più leggeri come la festa finale al Pastis, noto locale modaiolo torinese. Non si può che andare a curiosare, per uno, due, dieci incontri: rimarrà sicuramente qualcosa a sedimentare, qualche insight che ci spingerà a riflettere sulle meraviglie di quella scatola magica che è la Rete.

6 pensieri su “WebDays 2005: il Web che matura

  1. Ciao Giuseppe, spero di non essere stato invadente nel mio ultimo commento (la mancanza di risposta m’ha un po’ inquietato). Non era mia intenzione e me ne scuso.

    Da torinese, mi perdonerai un appunto dettato dallo spirito di campanile. Credo sia ingeneroso dire che Torino “vive di ricordi del suo passato multimediale”. Sicuramente conosci Torino Wireless (che magari è un’iniziativa un po’ velleitaria, ma guarda dalla parte giusta) ed il Virtual Reality Multi Media Park, che ospita i Lumiq Studios. E qui, se aggiungi la Film Commission, siamo ad un presente molto attivo proprio nei settori in cui brillammo cent’anni fa.

    Ti quoto in pieno, invece, sulla “tormenta olimpica” che m’investirà nella mia trincea alberghiera quando ospiteremo uno dei Media Village 🙁

  2. La trincea è il centro di formazione ILO (non so se conosci). Non possiamo ospitare esterni ma, se sei ancora alla ricerca di un letto, ti rinnovo l’invito a contattarmi.

    Non so se riuscirò a fare un salto ai WebDays, perché si svolgono, come quasi tutto, nei tre giorni in cui lavoro di più (in un fine settimana in cui lavorero più del più).

    La vicenda Rai è davvero triste, hai ragione.

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