Sono bastate un paio di settimane per lasciar sedimentare la vicenda della campagna di Oliviero Toscani per la Regione Calabria e già il tutto assume una luce diversa. Le discussioni da 1.000 commenti sono lentamente scivolate nell’off topic e gli animi sono meno esacerbati. I detrattori della campagna si sono resi conto che dopo le paginate sui quotidiani acquistate dalla Regione, i più si sono dimenticati della vicenda; i giovani calabresi si sono dedicati a produrre proposte alternative; i navigatori hanno scoperto nuove chicche on line come lo spot della campagna calabrese “Mare Vostrum”, che tra un peperoncino ed un Bronzo di Riace inserisce un ballerino di breakdance e dei suonatori di cornamusa.
Anche i commenti della prima ora, riletti ora, sembrano essere stati scritti più sull’onda emozionale che in base ad analisi attente ad origini ed impatti di questa bizzarra campagna. Ognuno, infatti, è rimasto sulle sue posizioni: i leghisti del Nord hanno ironizzato sulla realtà degli improbabili slogan, gli amici della giunta calabrese hanno difeso l’iniziativa, i politici della parte avversa l’hanno criticata, i blogger hanno confuso la Calabria con la Puglia. Come dire: se proprio la campagna doveva cambiare l’immagine dei calabresi nel mondo, forse l’obiettivo non è stato esattamente raggiunto. Certo, è solo il primo flight della campagna: chissà come sarannno i prossimi soggetti e se le nuove campagne verranno nuovamente affidate a La Sterpaia di Toscani.
I blogger hanno corretto il proprio errore di distrazione in un paio d’ore (nessuno è perfetto). La Regione Calabria ancora non ha messo l’accento sul “sì”. Che aspettano? Altri contributi UE?