Il Capodanno fallito della PlayStation3

Non riuscendo a smarcarsi dalla consuetudine che deve vedere le folle impazzite alla mezzanotte del giorno di lancio del prodotto giovanile di turno, la Sony aveva sognato l’ennesima notte da sogno. Che si tratti di console o di Harry Potter, la scena è sempre la stessa: azienda e distributori organizzano eventi sui punti vendita per attrarre i fan di turno, ma soprattutto i media. I quali ogni volta − Ooooh! − producono servizi ed articoli meravigliati (…) ed esultanti sull’evento di turno. I telegiornali si riempiono di immagini di orde di ragazzini accampati, i quotidiani di “anticipazioni” sul libro o sul prodotto tecnologico oggetto dell’adorazione collettiva.

Peccato che stavolta qualcosa non abbia funzionato. Il lancio commerciale della PlayStation3 prima era stato rovinato dalla notizia della scarsa compatibilità della versione europea della console con i giochi realizzati per le versioni precedenti della piattaforma; poi, negli scorsi giorni, le grandi catene dell’elettronica hanno lanciato sul mercato la bomba. Ha iniziato Darty, gigante francese nano in Italia, poi sono state soprattutto Mediaworld e Saturn a puntare su un’aggressiva campagna pubblicitaria in cui esaltare l’anticipo dell’arrivo nei negozi come azione di risposta all’aggressione della concorrenza… Una scusa a lungo attesa, evidentemente.

L'immagine strappalacrime della FNACC’è chi aveva puntato tanto nei propri punti vendita, con spazi promozionali e vetrine interamente dedicate all’evento e si è trovato del tutto spiazzato. Questo è il caso, ad esempio, di Fnac: sono stati i suoi conterranei di Darty a rovinarle la festa, ma la catena che in Italia conta pochissimi punti vendita ne ha fatto una questione di principio. Ha inondato i suoi acquirenti fidelizzati con un’e-mail strappalacrime in cui teorizza che il lancio della PS3 sia una sorta di evento religioso cui attenersi rigidamente. Si parla di tradimento della PlayStation (?) e di tradimento del potenziale cliente (!) da parte dei concorrenti che hanno cercato di rovinare la festa collettiva. Peccato che, dal punto di vista dei clienti, è difficile teorizzare che un anticipo causi problemi invece che vantaggi, nonostante Sony abbia subito cercato di giustificare l’incompatibilità dei primi modelli in vendita proprio con l’anticipo rispetto alla data.

Chissà cosa sarebbe cambiato con 48 ore in più, visto che gli stock ormai erano stati inviati ai distributori. Gli unici ad essere danneggiati, tra l’altro, sono stati i piccoli negozianti specializzati: la Sony Computer Entertainment Italia li ha rassicurati sino all’ultimo della data di lancio, poi si è ritirata in buon ordine rispetto allo strapotere delle grandi catene, che le garantiscono spazi e possibilità commerciali infiniti anche per gli altri prodotti della casa madre giapponese. Gli acquirenti del mostriciattolo nero a 599 Euro saranno tanti e c’è qualche dubbio sul fatto che saranno tutti soddisfatti, visto che i primi feedback sono tutto tranne che positivi: per ora, dovranno correre ad acquistare i preziosi giochi ad alta definizione ed i film Blue-Ray. Altri soldini che vanno via: cosa non si fa per un po’ di intrattenimento digitale!

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