Parma, colonia Mediaset

È una città deliziosa. Parma rappresenta a tutti gli effetti una punta di diamante in termini di vivibilità e qualità della vita. Più animata della seriosa Reggio Emilia e più accogliente della fredda Piacenza, è una città piacevole da visitare, da vivere, da gustare. Un vero e proprio regno dell’enogastronomia e della cultura, che attrae quotidianamente turisti da tutto il Mondo e costituisce un esempio per molte città italiane.

Parma è da sempre città favorevole alla comunicazione: il quotidiano locale ha quasi 300 anni, la radio locale è stata la prima in Italia, nata a metà degli anni Settanta, quasi in contemporanea con la prima televisione locale. Così, pochi si sono stupiti della crescente attenzione che Mediaset ha dedicato a Parma, definita dai giornalisti “città-tubo catodico” per i set che si sono succeduti negli ultimi mesi per le strade.

Il culmine di questo rapporto tra il Gruppo editoriale e la Città lo si sta vedendo in questi giorni: Mediaset è media partner del Festival Verdi 2010, la più importante manifestazione culturale (e turistica) annuale: Fedele Confalonieri ha avuto grande spazio in fase di presentazione dell’evento e il logo Mediaset rifulge su tutti i cartelloni. Ma è in televisione che questa partnership mostra tutta la sua potenza.

Da parecchie settimane, i mini-spot del Festival Verdi accompagnano l’inizio di diversi programmi sulle reti Mediaset. In questi giorni, i collegamenti da Parma si moltiplicano, anche in trasmissioni nazional-popolari come quelli del pomeriggio. Per la prima volta, il Festival Verdi sembra un evento alla portata di tutti, “Parma e le terre di Verdi” diventano un punto di interesse anche per i non appassionati.

Tutto bello e positivo, perché la “democratizzazione” della musica alta attraverso la TV è importante, specie in previsione dell’imminente bicentenario dalla nascita del grande compositore e in considerazione della pessima presenza su Web del Festival Verdi. Tutto bello e positivo, anche se nei locali della città emiliana i cittadini hanno idee contrastanti sul perché Mediaset sia così attenta a “presidiare” la città.

In quei locali, i più maliziosi notano come Parma sia da anni nelle mani di un Centrodestra bizzarro, succube di Elvio Ubaldi, non esattamente un fedelissimo della coalizione oggi al Governo. Anche in considerazione dell’avanzata massiccia della Lega Nord, risulta importante non perdere un cuneo così importante nella (una volta) rossa Emilia Romagna, anzi potenziarlo e assicurarsi che resista nel tempo.

Sono voci senza fondamento, magari, basate sul solito pregiudizio che Mediaset e Forza Italia (o quello che è diventata) siano gestite in maniera coerente e sinergica. Magari è solo in’infatuazione dei Manager televisivi nei confronti della bella città. L’importante è che Parma ottenga i benefici di questa esposizione ancora a lungo. D’altra parte i Parmigiani sono furbi, non si lasceranno stordire da un po’ di spot.

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