A fine 2010 gli amanti dei Subsonica hanno ricevuto in dono Eden: un singolo ipnotico e intrigante, con un video un po’ bizzarro. Un anticipo di quello che poi è stato l’album omonimo, accompagnato in realtà da un nuovo singolo, Istrice, che parla di rapporti d’amore difficili, ma ha un video a dir poco inguardabile.
Il cortometraggio è stato girato da Cosimo Alemà ed è un horror ambientato per le strade di Torino. Quando i direttori artistici delle televisioni musicali l’hanno visto, sono caduti dalla sedia e hanno deciso di mandare in onda una versione con le immagini più crude pixellate, solamente di notte, fuori fascia protetta.
Il gruppo torinese si è sfogato su Facebook della censura ricevuta, i critici hanno parlato di un tentativo di alzare un “caso” per far parlare, i fans si sono spaccati. Poi è stata prodotta una terza versione del video coi soli componenti del gruppo inquadrati, poi utilizzato da EMI nello spot a supporto del lancio del disco.
Nell’autodifesa del gruppo, l’enorme diffusione dei vampiri di Twilight tra i più giovani, le serie televisive a base di autopsie trasmesse da qualche tempo su Italia1 alle 19.30 al posto dei Simpsons, le violenze sui telegiornali e gli altri obbrobri che scorrono sulla televisione italiana generalista e non, senza filtri verso i bimbi.
In questa galleria degli orrori si potrebbero aggiungere spot terribili come quello di Wind con Aldo Giovanni e Giacomo, con tanto di spellamento dal vivo e urla di dolore mischiati a faccine che vorrebbero far ridere. Roba tremenda, che fa distogliere lo sguardo dal televisore ogni volta. Come il video di Istrice.
Forse è un trend, con sfumature diverse e diversi gradi di qualità e di sensibilità. Anche Lady Gaga si è aggiunta alla lista negli ultimi giorni, con un video interpretato da zombies che però è guardabile e ben realizzato (sulla canzone sorvoliamo): tutti saltano sullo stesso carro, ma alla fine sono molto pochi i vincitori.
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