Caro studente di Marketing…

Ti sembrerà strano, ma c’è stato un tempo in cui Microsoft era un’azienda “cool”. I suoi prodotti sembravano terribilmente innovativi, così user friendly e ben pubblicizzati, altro che quelli delle cariatidi tipo IBM, che prosperavano su interfacce che oggi troveresti terribili. L’azienda stessa veniva presentata come il posto migliore del mondo in cui lavorare, studenti di marketing come te e giovani ingegneri informatici facevano carte false pur di avere anche solo uno stage a Seattle.

Poi a un certo punto Microsoft era diventata troppo grossa, arrogante: il Web iniziava a diventare strumento di lavoro ancora più prezioso di Office e compagnia, per non parlare delle possibilità di intrattenimento infinito. A un certo punto un’azienda di estrazione universitaria, chiamata Google, era riuscita a conquistare tutti per la semplicità dei suoi prodotti. Anzi: del suo prodotto, il motore di ricerca più potente del mondo, ma con l’interfaccia utente più semplice dell’universo.

Google in pochi anni era cresciuta così bene da diventare il nuovo paradiso lavorativo dei giovani di tutto il mondo e i suoi prodotti riuscivano a sembrare semplici anche quando nascondevano capacità tecnologiche impensabili fino al giorno prima. Il Marketing funzionava così bene da divenire invisibile: altro che le campagne pubblicitarie miliardarie di quei fanfaroni di Microsoft, lo stile di Google era così riconoscibile e affascinante da ispirare un’intera generazione di designer.

Come dici? Ti viene da ridere pensando a Google Wave o a Google Knol? Comprensibile, un po’ tutto il mondo è perplesso, pensando a quanto possa essere irrazionale la scelta di appesantire Gmail con Google Buzz (e poi ucciderlo) o tarpare le ali a Google Reader per provare a portare traffico su Google Plus, scommessa social dal destino un po’ infelice. Google sembra ormai un gigante irrazionale e incattivito: pensa che sui libri troverai ancora il loro slogan “Don’t be evil”.

Ora adori Apple, sei circondato da dispositivi con la mela sopra e pensi che loro siano davvero bravi a comunicare i loro prodotti disegnati bene e dallo stile inconfondibile. Pensi che Microsoft sia un’azienda senza futuro e Google il mostro cattivo del Web. Non vedi l’ora di andare a lavorare a Cupertino e sei sicuro che Apple conosca davvero il futuro e sarà l’azienda definitivamente più stilosa della storia; fai attenzione, perché i miti passano, soprattutto quelli tecnologici.

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