I braccialetti di Cruciani e Caprai

È ormai un vero e proprio caso di scuola quello dei braccialetti in pizzo macramé che negli ultimi mesi sono apparsi ai polsi di tante ragazze e di qualche uomo attento alle tendenze di moda. L’idea è cavalcata da mesi da Cruciani, sebbene non sia difficile trovare in Rete tracce di “lavoretti” in macramé degli scorsi anni sui blog delle appassionate.

L’azienda che li produce, la Arnaldo Caprai Gruppo Tessile, è da decenni specializzata in biancheria da casa con merletti, un prodotto non esattamente contemporaneo. Luca Caprai, che gestisce il marchio Cruciani ed è figlio dell’Arnaldo di cui sopra, è riuscito a sfruttare le competenze dell’azienda utilizzando il tessuto dei costumi da bagno.

Questi piccoli prodotti made in Italy hanno iniziato a dilagare sulla riviera toscana e a Milano, tipici luoghi in cui è facile far partire fenomeni evolutivi. Il prezzo tutto sommato limitato, tra i 10 e i 15€, ha fatto decollare gli affari: si parla di un fatturato di molti milioni di Euro in una manciata di mesi, anche grazie a una politica di marketing aggressiva.

Recentemente ad esempio Caprai ha annunciato la sospensione della produzione della collezione con le farfalle, sulla quale per mesi aveva fatto leva con la storia della farfallina di Belen Rodriguez a Sanremo 2012; poi negli scorsi giorni ha adottato Nicole Minetti come testimonial della linea tricolore. Sul sito, tante foto di vip coi bracciali.

Il successo dell’iniziativa come sempre si vede anche dalle imitazioni. Le ragazzine ormai stanno comprando i più economici Shokky Bandz, lanciati tirando in mezzo anche Hello Kitty; gli ambulanti invaderanno le spiagge italiane con prodotti il più possibile simili. Poi la moda passerà e nessuno si ricorderà più dei braccialetti che oggi sono un must-have.

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