Non c’è bisogno di aspettare l’ultimo giorno dell’anno per incoronare Psy e Lana Del Rey trionfatori assoluti dello show business nel 2012. Il primo in particolare ha tracimato su tutto il mass market, ma con una sola canzone; la cantante statunitense ha invece infilato una serie notevole di singoli, affascinando le nicchie.
Scorrendo i premi pop assegnati durante l’anno, spuntano nomi come Taylor Swift o Carly Rae Jepsen; eppure la sensazione è che di quest’anno ricorderemo più di ogni altra cosa Gangnam Style e il suo video travolgente. Non è la prima e non sarà l’ultima manifestazione della K-wave che ci bagna da anni.
Prima erano state le auto, poi la cucina, ora la musica. La Corea del Sud è diventata trendy come lo era stato il Giappone anni fa, proprio negli anni in cui la Corea del Nord è diventata un baluardo incomprensibile di un potere assoluto. L’espressione divertente di Psy è un toccasana in tempi di crisi e depressione.
Lana Del Rey è invece la sua nemesi. Canzoni melodiche, tristi, riflessive che da un anno accompagnano fan insospettabili: non solo ragazzini su Tumblr, dove i suoi testi e le sue foto spopolano, ma anche appassionati di musica indie che la accusano di essere un prodotto delle major, ma poi la ascoltano a sfinimento.
Ciò che accomuna Psy e Lana Del Rey è che dopo aver “spaccato” nel 2012 dovranno confermarsi nei prossimi anni; l’ondata di curiosità che li ha portati in cima alle classifiche di popolarità si esaurirà presto e non bastano un video funny o un album azzeccato per rimanere nei cuori dei fans di tutto il mondo.