Un album venduto ogni otto scaricati illegalmente

Dopo la notizia del lancio di Meta, è arrivata rapidamente quella del motore di ricerca dei contenuti illegali pubblicati sul nuovo servizio di Kim Dotcom. La stessa cosa era successa con qualsiasi servizio nato in buona fede o meno per ospitare contenuti multimediali; d’altra parte senza motori di ricerca non esisterebbero download fuori legge.

Il punto è che ormai per intere generazioni, in particolare quelle più giovani, “recuperare” in Rete brani musicali, libri, film e qualsivoglia altro contenuto digitale è la normalità. Certo, ci sono iTunes, Amazon o Google Play che propongono download legittimi; ma esistono davvero persone under-35 che comprano i file, magari protetti da DRM?

L'articolo 'Illegal music filesharing is now mainstream' del 18 settembre 2012

Il mercato digitale musicale ufficiale in Italia è tuttora appena del 33% del mercato discografico, pur con crescite annuali a due cifre. Ma si tratta sempre di numeri marginali: un’indagine svolta in Gran Bretagna ad esempio ha stimato che per 1,2 milioni di copie vendute dell’album di Ed Sheeran, 8 milioni sono state “acquisite” illegalmente.

È evidente che ormai si tratta di una partita persa per l’industria discografica; quella cinematografica resiste, anche se l’home video è andato a farsi benedire. Ora è il turno dei libri: senza difficoltà è possibile trovare Pdf dei libri più noti semplicemente cercandoli su Google. Di cosa vivranno nei prossimi anni coloro che campavano di diritti d’autore?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.