Il successo delle televendite glamour

L’ultima notizia in ambito home shopping televisivo è che HSE24 ha deciso di portare da 6 a 9 le ore di diretta quotidiane. Chiunque abbia una vaga idea dei costi di gestione di una diretta televisiva sa che lo sforzo è importante per una rete che opera su un canale a due cifre del digitale terrestre; eppure i numeri importanti di ascolto (si parla di 300.000 clienti affiatati) giustificano l’investimento.

Lo scorso anno si erano susseguite notizie simili sull’espansione di tutti i principali canali specializzati, anche in termini di approccio industriale al mercato italiano (leggi il mega-polo logistico di Qvc inaugurato lo scorso autunno in Emilia Romagna), con numeri davvero rilevanti, che testimoniano il successo anche in Italia di un modello su cui ormai si lavora da qualche anno, con qualche ricaduta multicanale.

Il successo di questi canali, dal punto di vista editoriale, è probabilmente da rintracciare nel tentativo di offrire una qualche forma di intrattenimento, ben lontano dalle terribili televendite straniere doppiate fuori sincrono e dai numeri del lotto che pure tengono in piedi diversi canali televisivi locali, funzionando sulle nicchie grazie ai meccanismi di spinta commerciale di cui parlava Gianluca Diegoli in un suo bel post.

È comunque un bene che ci siano player televisivi diversi dai soliti Rai, Mediaset, Sky, Discovery, specie nel bistrattato day time. In fin dei conti almeno la loro missione aziendale è chiara e gli show prodotti non lasciano spazio a misunderstanding sulla vera natura della comunicazione televisiva, al contrario del tanto branded entertainment che si legge sui palinsesti. Ma su questo si tornerà un’altra volta, perché merita.

1 pensiero su “Il successo delle televendite glamour

  1. Pingback: Pingback dall’articolo » Branded entertainment e native advertising

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.