Alitalia trova marito

Ci sono due primi effetti del futuro matrimonio tra Alitalia ed Etihad: il primo, più nascosto, è la progressiva scomparsa dal sito della compagnia dei riferimenti all’alleanza SkyTeam, che rimane pallidamente rappresentata dal loghino accanto al logotipo Alitalia e in qualche pagina nascosta; il secondo, più eclatante, è l’avvio delle cancellazioni delle tratte.

La prima a cadere sotto l’accetta è AirOne, tentativo altalenante di tenere in vita il brand storico di Toto dandogli una veste low cost (si fa per dire, viste le tariffe): cancellati i voli, respinti progressivamente al mittente gli aerei in leasing che ancora venivano dai vecchi accordi. A farne le spese soprattutto i collegamenti diretti tra nord e sud Italia.

Uno dei razionali è che per viaggiare dalla Torino di turno da/verso la città meridionale di turno basta fare scalo a Roma; prospettiva che mette in difficoltà parecchi viaggiatori, visto i tempi infiniti di transito a Roma (compresi i sistematici ritardi di decollo dovuti al troppo traffico) e fa sorgere qualche dubbio sulle ragioni dei tagli, visti i load factor alti.

Probabilmente alla fine sarà tutta una questione di slot da liberare, a Linate in primis: sarà un bene per chi deve andare all’estero, ma i collegamenti interni diventeranno un calvario. Peraltro, diminuendo anche le “navette” verso Roma, da alcune città (tra cui proprio Milano) sarà più difficile anche raggiungere il tanto sospirato hub di Fiumicino.

Verso Oriente la strada è tracciata: non sarà una meraviglia vedere crescere a dismisura i voli verso Abu Dhabi per poter raggiungere i Paesi asiatici; fortuna e geografia vuole che verso le Americhe potrebbe venir comodo agli arabi fare leva sugli scali italiani (il caso Emirates a Malpensa insegna), quindi almeno qualche viaggio intercontinentale diretto resisterà.

Cosa succederà alle bistrattate tratte nazionali in Italia? A Venezia si parla di nuovi collegamenti operati da low cost spagnole, a Torino arrivano le rumene, mentre a Milano tutti aspettano il Frecciarossa 1000 che dovrebbe abbassare ulteriormente i tempi dell’alta velocità verso Roma. Al sud ci si dispera e basta, pensando a quanto dureranno i viaggi un tempo così veloci.

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