Buon 2016 (sopravvivendo al 2015)

Pressoché tutti i giornali italiani a cavallo del Natale si sono confrontati sull’interpretazione dei dati sull’incremento di mortalità rilevato nei primi due quadrimestri dell’anno rispetto al precedente. Decine di migliaia di morti in più, con ipotesi assortite sulla possibile correlazione con crisi e minori cure.

Un impeto di ottimismo collettivo, giusto per chiudere in bellezza l’ennesimo anno economicamente difficile; anche se venisse confermato il segno + nella crescita dell’economia italiana su base annua, difficile pensare che 1 per mille sia un valore significativo per poter dire di aver “svoltato”.

Buoni festeggiamenti di fine anno a tutti i lettori di .commEurope con la solita lagna: prima o poi magari la crescita tornerà a essere dell’1 per cento e ci sembrerà tantissimo. Nel frattempo continueremo a raccogliere i cocci qua e là, sperando siano sufficienti per tirare avanti… In salute.

Acquisition, semplicità e retention

Il 99% dei lanci di nuovi prodotti quest’anno è fallito. Il dato, proveniente dal Breakthrough Innovation Report di Nielsen, emerge dall’analisi di quasi 9.000 nuovi prodotti in tutta Europa: meno di un centinaio dunque sono quelli che probabilmente sopravvivranno sugli scaffali dei negozi.

Un dato che farebbe desistere parecchie società: perché investire in R&D quando potrebbe essere più facile continuare a investire sulle “cash cow”? E soprattutto: perché sforzarsi di innovare quando si potrebbe svendere le cash cow in questione a prospect, per crescere la base clienti?

Sono domande da marketing elementare, eppure non è che si vedano sul mercato europeo delle risposte così precise e soprattutto efficaci. La strategia più comune sembra: butto sul mercato di tutto dando sconti folli a chi non è ancora cliente, poi qualcosa rimarrà attaccato alla rete.

Questa pesca a strascico però non è che dia grandi risultati. I clienti “storici” spesso si accontenterebbero del proprio prodotto di sempre, venduto a un prezzo decente, senza complicazioni non necessarie. Le feature “premium” spesso finiscono per distrarre più che convincere.

Non c’è una ricetta magica per capire in quale quadrante della matrice prodotto tradizionale/innovativo vs. retention/acquisition posizionare la propria azienda o i singoli prodotti; ma è abbastanza certo ormai che piuttosto che provare ad acquisire a vanvera, ha senso coltivare l’orto.