Negli ultimi giorni tutti i media Europei, con gli italiani in pole position, hanno abbondantemente speculato sul decimo anniversario della morte di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin. Mentre hanno eco anche in Francia le imbarazzanti testimonianze false, le indagini sulla morte dei due sono avvolte nel mistero più cupo.
I due eroi sono stati un esempio, non c’è dubbio. Quello che brucia, è che nonostante gli ospedali, i libri ed i premi “istituzionali”, questo esempio venga spesso dimenticato. Ci vuole il Casini del momento per dire “Grazie” ai giornalisti. La Commissione parlamentare brancola nel buio, nonostante i proclami.
Verrebbe da scrivere che comunicare non è celebrare dei morti coraggiosi, ma dire – gridare, se necessario – la verità, quella verità che i morti in questione cercavano di svelare. Forse anche in questo post si sta facendo lo stesso errore: ma la rabbia è difficile da comunicare.