Anche gli ingegneri aiutano i disabili a comunicare

C’è da ammettere che, in Italia, gli ingegneri sono abitualmente visti con un misto di sospetto e sufficienza: probabilmente, l’ottusità di alcuni rappresentanti delle vecchie generazioni ha creato questo luogo comune dell’ingegnere come cattivo comunicatore. In realtà, i giovani e le giovani ingegneri di oggi sono persone molto aperte agli stimoli esterni: ne sia esempio la Laurea in Ingegneria del cinema e dei mezzi di comunicazione, recentemente inaugurata presso il Politecnico di Torino.

Anche un comunicato stampa di un altro Politecnico, quello di Milano, oggi parla di un nuovo link tra ingegneri e comunicazione: il Dipartimento di Bioingegneria lancia il progetto Whispers, dedicato alla comunicazione tra disabili e tecnologie elettroniche. L’idea di fondo, piuttosto innovativa, è quella di una «tastiera a modulazione respiratoria» che, connessa ad un computer o ad un dispositivo wireless, raccolga le modulazioni del respiro codificate in una sorta di codice Morse.

Non è la prima volta che il Dipartimento si apriva all’esterno: era già avvenuto con una collaborazione con l’Associazione Paraplegici lombarda. Ma, stavolta, l’iniziativa finanziata dal Fondo Sociale Europeo ha un che di speciale. Incrociamo le dita e tiriamo un sospiro (di sollievo).

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