L’elencone impossibile

Una volta Rodotà era un buon politico: anzi, vista l’eterna morìa dei buoni leader del centrosinistra, si sarebbe potuto affermare come figura di primo piano. Invece, si è lentamente lasciato avvolgere nel tormentone dello “scrivo un articolo sulla privacy – scrivo un libro – divento garante fino alla fine dei miei giorni”. Peccato: non che non abbia lanciato buone idee (a livello di principio), ma l’Authority nel suo complesso ha lanciato solo continui, costosi (per le aziende) elenchi (di tutti i tipi).

Stavolta non si tratta dei soliti elenchi di titolari di trattamenti etc. etc. ma del più classico degli elenchi: quello degli abbonati. Rivisto in maniera molto più ampia delle classiche Pagine bianche che da sempre arrivano nelle case ed oggi sono facilmente consultabili (gratuitamente) in Rete. Si tratta, piuttosto, di un vecchio tormentone contemplato anche nelle licenze ai gestori: un esempio è quella GSM ad Omnitel Pronto Italia, oggi Vodafone Italia, che all’articolo 10, prima di cose molto più importanti (l’interconnessione, il canone, etc.) parla de

«L’ELENCO ABBONATI
– Omnitel può inserire i nomi degli abbonati che lo richiedono nell’elenco telefonico e nell’elenco del servizio 12
– Può essere stipulato un accordo tra Omnitel e Telecom Italia per l’elenco abbonati».

Rimangono tracce on line di come Omnitel aveva provato ad adeguarsi: un clamoroso fallimento. Fondamentalmente, tutti gli operatori avevano scoperto che, nonostante la gratuità dell’operazione, i titolari di linee mobili non ci tenevano proprio a finire in elenchi pubblici. Gli stessi titolari delle classiche linee fisse, hanno negli ultimi anni mostrato una crescente insoddisfazione, visto che ora i loro dati oggi appaiono senza colpo ferire in migliaia di siti in giro per il mondo: il primo fu InfoSpace e fece un certo scalpore a fine anni Novanta.

L’Autorità ha pubblicato un comunicato trionfante, sicura che cesseranno le violazioni della privacy degli utenti italiani. D’altra parte, il modello che gli utenti dovrebbero compilare è praticamente incomprensibile. Si prevedono elenchi telefonici moooolto leggeri, nei prossimi anni: saranno ben pochi, in Italia, a prendersi la briga di comprendere il questionario, compilarlo correttamente, inviarlo…

13 pensieri su “L’elencone impossibile

  1. In realtà la nuova legge sulla privacy risale al 2003 anche se gli effetti (vista la delicatezza e la complessità del settore) partono dal 1° gennaio 2004. In questo modo le aziende del settore hanno potuto aggiornare personale, flussi e procedure.

    La mia sensazione è che il garante stia appesantendo con norme, regolamenti il settore del direct marketing e del trattamento dati. L’augurio è che la stessa energia sia messa a disposizione di chi deve fare rispettare la legge. Io ho la fortuna di occuparmi di un prodotto legato ad internet dove il consenso (esplicito) è un MUST.

  2. Giuseppe: non condivido il tuo pessimismo ( o ottimisrmo,dipende dai punti di vista…) sulla fine degli elenchi telef. Se una persona non risponde continua a rimanere sull’elenco telefonico…..

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