Operazioni reali ed operatori virtuali

Si finisce spesso a parlare di comunicazione wireless: gli Europei ne vanno matti ed indubbiamente è uno dei settori industriali che continua a crescere, nonostante la stagnazione imperante.

In termini di marketing, se si parla con qualche responsabile degli operatori italiani, si scopre facilmente che ogni “ideona”, ogni promozione, ogni novità, segue sempre lo stesso canovaccio:

  1. il dipartimento marketing di uno dei grandi operatori “viene a sapere” (?) che presto il concorrente lancerà una certa promozione;
  2. il dipartimento in questione si avventura nel progettare un'”idea” ancora più “esplosiva”, nel minor tempo possibile;
  3. l’azienda in questione lancia l’idea;
  4. il concorrente terzo ai due citati reagisce alla meno peggio;
  5. l’operatore che aveva (involontariamente?) messo in giro la voce iniziale decide di giocare la propria carta (o meno) sulla base del successo dei concorrenti.

Pare che in Francia, è notizia di oggi, le cose siano un po’ più semplici. Si vocifera da tempo di accordi tra i tre operatori, ma ora le associazioni dei consumatori ci vanno pesante e mostrano gli studi. Difficile dire che sia proprio una grande novità: in Francia l’AFOM è ben nota e difficilmente si può credere che un’associazione così coesa tra concorrenti sia utile solo a pubblicare dossier sull’inquinamento da onde elettromagnetiche…

In ogni caso, gli operatori d’Oltralpe meritano un plauso: non solo non hanno fatto ostruzionismo contro l’ingresso degli operatori virtuali, ma anzi hanno capito che è una nuova fonte di reddito. A quando Virgin Mobile in tutta Europa?

Addio SuperPippa

L’Authority per le Garanzie nelle Comunicazioni si sveglia dal letargo e chiude Superpippa Channel… Decisione quantomeno sospetta: chi ha innestato il giro di vite contro il canale?

È stata Sky? Perché? In seguito alla spinta di Moige e dintorni? Oppure per tarpare le ali all’unico canale erotico non criptato? È stata una decisione dell’Authority? Una decisione “libera” o “spinta” da lobby?

Mantellini ricorda le brutte idee che l’editore di Superpippa aveva giocato negli scorsi mesi. Ma in questo caso, c’è un consenso abbastanza unanime sul fatto che la decisione dell’Autorità lascia (a dir poco) perplessi.

Marco Crispino si è difeso persino sul forum di Punto Informatico: il canale satellitare era stato lanciato col sogno di diventare un “educational”. Effettivamente, il cartone incriminato sull’uso del preservativo non sembra particolarmente “porno”. Quantomeno, si tratta di contenuti autoprodotti: è anche l’esempio del recente Gay Pride, trasmesso in diretta.

Tutti sanno che, in Europa, di televisioni che “tirano a campare” solo con la pubblicità degli audiotex ce ne sono molti e ben più espliciti di Superpippa. Ha ragione Pier Luigi Tolardo: speriamo che l’Authority si accorga di problemi molto più gravi di qualche donnina svestita.

Corpi che comunicano

Alla fine è la quadratura del cerchio, il ritorno all’inizio: sarà il corpo umano a comunicare. Pagando le opportune royalties a Microsoft, ovviamente: il geniale brevetto 6.754.472, rilasciato il 22 giugno scorso, permetterà a Redmond di sfruttare la resistenza fisica del corpo umano. Pare che si sprechino i benefici: un mondo wireless, a prova di cracker.

In confronto, l’ideona di IBM e MIT che fece scalpore qualche anno fa strappa un sorrisetto: era il 1996, si provava a scambiare biglietti da visita e carte di credito con una stretta di mano. Stavolta, c’è un brevetto ben più esteso.

Questo è l’abstract, che dimostra la grande genericità (come al solito) del brevetto statunitense:

«Methods and apparatus for distributing power and data to devices coupled to the human body are described. The human body is used as a conductive medium, e.g., a bus, over which power and/or data is distributed. Power is distributed by coupling a power source to the human body via a first set of electrodes. One or more devise to be powered, e.g., peripheral devices, are also coupled to the human body via additional sets of electrodes. The devices may be, e.g., a speaker, display, watch, keyboard, etc. A pulsed DC signal or AC signal may be used as the power source. By using multiple power supply signals of differing frequencies, different devices can be selectively powered. Digital data and/or other information signals, e.g., audio signals, can be modulated on the power signal using frequency and/or amplitude modulation techniques.»

Ma chi pagherà i diritti a Microsoft? Per cosa? Persino a Taipei si interrogano su questa “nuova” forma di “comunicazione”… Per ora, sembra soprattutto un’iniziativa di marketing.

Un GigaStore = 1.024 * 1.024 KappaStore?

La trasformazione in corsoLa bizzarra equazione del titolo è ciò che deve aver mosso il reparto marketing di Basic.Net a seguire le indicazioni dei techie-guys dell’azienda (Marco Boglione in primis, verrebbe da dire) nel cambiare il nome al celebre KappaStore, da oggi TheGigaStore.com.

La scelta è dovuto alla licenza acquisita lo scorso dicembre dei marchi Superga e K-Way. Ora il negozio virtuale dovrebbe vendere anche i prodotti di queste nuove linee. Peccato che di Superga vengano proposti pochi item e per K-Way il link è addirittura predisposto ad una pagina di errore.

Vedremo come si evolverà il negozione. A livello di interfaccia e di fruibilità del sito, non siamo troppo lontani da quella di AlloSpaccio.net e degli altri mille portali e siti del gruppo. Cercasi un nuovo designer e soprattutto un nuovo interface developper