Prima le passerelle, poi il cinema, poi il teatro, poi i figli

Accorsi e LaetitiaLe dichiarazioni di Laetita Casta del tipo ”Nella mia testa i bambini sono tre, quattro. Di più, non so quanti se ne possono fare” faranno pensare ai fan: “Lo fai uno con me?” e ad Accorsi “Uh, questa mi ha incastrato”.

Non che il cinema possa perdere una grande attrice: per rivalersi sui critici, pare che la nostra si butti al teatro. Bella com’è si direbbe che può ottenere i soldi soltanto mostrandosi mentre fa i servizi di casa: chissà cosa ne penserebbero L’Oreal o le Galeries Lafayette, le aziende per le quali in Francia è onnipresente sui cartelloni pubblicitari e sulle riviste.

Come già avvenuto per le sorelline Berlusconi formato pin up, è di nuovo Vanity Fair che azzecca l’intervista col personaggio che sollazza i nostri immaginari di vittime della comunicazione. Stavolta ci vengono regalate perle come

«ci sono io qua con lui. Non un’altra. E ci piace stare insieme. Viviamo a Parigi, Roma, dappertutto. Vivere in due è più erotico che vivere da soli!»

oppure

«Abbiamo un cane in comune, un bastardino di nome Anch’io, che si chiama così perché anche lui ha diritto.»

Forse l’idea della casalinga sexy sui manifesti era più attraente.

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