La linea sottile tra spam e pseudo-guerilla-marketing

Nicola ha un problema con l’Assistenza Acer. Misteriosi figuri appaiono sul suo blog e contestano riga per riga ciò che ha scritto, ma soprattutto ciò che non ha scritto: un turbinio di insulti, accuse, prese di posizione, difese ad oltranza. Passano lentamente i giorni necessari per la riparazione, documentati in tempo reale: alla fine, Nicola ci racconta l’epilogo sorprendente (ma non troppo), cioè che gli strenui difensori del call center Acer erano i collaboratori stessi.

Matteo, qualche tempo fa, si era lamentato in maniera analoga dell’assistenza ai prodotti Acer. Prende a cuore la vicenda di Nicola e, dopo averla segnalata sul suo blog, la “passa” a Vanz, che esprime tutta la sua meraviglia per la politica suicida di Acer o, più probabilmente, degli addetti del suo call center, presumibilmente interinali di un outsourcer. Ne parla anche Mantellini, amplificando ulteriormente la vicenda e lasciando spazio, sul suo blog, ad ulteriori commenti negativi su Acer.

Stefano è un vecchio lupo di mare (?) e naviga verso OneMeet, novello sito di dating. Come tutti i suoi lettori, riceve una marea di contatti via e-mail da ragazzine infuocate che lo invitano a pagare la fee. In mezzo a tanti commenti ironici, scattano quelli di personaggi di dubbio gusto che, stranamente, hanno esperienze opposte: il sito viene apprezzato per i contenuti (…) e per le possibilità di venire contattati da donne affascinanti dopo qualche minuto di navigazione.

Massimo è un professionista del campo e ricollega rapidamente i due episodi di “commenti impazziti”: Acer e OneMeet, invece di intervenire in forma “ufficiale” e magari “sensata”, hanno lasciato che dei propri collaboratori infangassero del tutto le loro aziende, già compromesse, nell’immagine, dai post iniziali. Altro che le dotte elucubrazioni sull’uso markettaro dei blog che si leggono sui siti specializzati: se questo è guerrilla marketing (o anche solo una versione distorta), che Dio ce ne scampi.

Per lo street marketing virtuale, ancora, c’è molta strada da fare. Il passaparola è la possibile arma numero uno di ogni professionista del marketing. Peccato che, spesso, se la ritrova puntata addosso. Non tutti hanno la sagacia di tappezzare i lampioni di Roma chiedendo aiuto per Cesare.

4 pensieri su “La linea sottile tra spam e pseudo-guerilla-marketing

  1. Interessante che la blogosfera produca anticorpi cosi’ forti da capire al proprio interno quali sono i commenti disinteressati e quelli spammatori o di parte, e ribaltare ancora più fango su chi voleva infangare. Mi meraviglio di Sky che non ribatte mai alle mie telecronache… (Non sono abbastanza blogstar per loro, probabilmente 😉

  2. Pingback: Pingback dall'articolo » I disastri di immagine fanno male

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