Rai Click, speriamo che duri

Tra tutte le cattiverie (giustificate e non) che abitualmente si ascoltano (e si dicono) a proposito della Rai, è difficile scagliarsi con vigore contro Rai Click. Anche rimanendo nel campo della multimedialità, ci si può scagliare contro il Vignettoso e disordinato mondo del portale pubblico Rai.it, si può rimanere perplessi rispetto all’evoluzione del glorioso programma delle Teche e ci si può domandare il senso profondo del sito dedicato alle Risorse Umane, ma prima di scagliarsi contro Rai Click è bene riflettere un attimo sull’avanzamento del progetto e sulle sue finalità.

Rai Click ne ha almeno due: da una parte, mettere a disposizione dell’utenza italiana il meglio della sua offerta di “servizio pubblico” consultabile gratuitamente via Web, dall’altro predisporre un palinsesto ricco ed appetibile per i clienti di FastWeb, che dovrebbero poterne apprezzare i 4 canali on demand in streaming. Il canale Cinema, ad esempio, mischia attualmente inguardabili film ed imperdibili capolavori, non necessariamente disposti coerentemente sotto le etichette “Prima visione” e “Film d’autore”, ma tant’è.

In effetti, è proprio la parte “pubblica” di Rai Click quella che convince e piace di più. I programmi più visti sono sempre i telegiornali, ma è possibile assistere via Web a contenuti di qualità a qualsiasi ora del giorno e delle notte. Per citare un programma di informazione, si passano volentieri una ventina di minuti a guardare la puntata di TG2 Mistrà che mescola Auditel, pizze e Turchia, senza dover sottostare agli orari un po’ assurdi delle Reti pubbliche.

Come scriveva giustamente Matteo Balzani un po’ di mesi fa, è proprio la digitalizzazione e l’archiviazione dei contenuti un plus imperdibile della televisione via Web. Rai Click l’ha capito e dimostra di saper condividere con FastWeb un primato mondiale anche nella selezione dei contenuti, più che nella quantità fine a sé stessa. Speriamo che la joint venture duri e porti ulteriori risultati positivi: sicuramente più di quelli del mezzo pubblico via televisione tradizionale.

3 pensieri su “Rai Click, speriamo che duri

  1. Grazie Giuseppe: per l’analisi e per la notizia su Prima, che mi sarei perso. Sono utente Fastweb per la sola rete (che ho peraltro sostituito alla tv) ed ora mi sento anche un po’ patriota!

  2. Ehi ma ora non va piu! punta a quel papocchio di vignette del sito rai.tv!!!!!
    MA DIAMINE!! UNA VOLTA CHE NE AVEVANO IMBROCCATA UNA!

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