L’uragano che spazza via la comunicazione

Scrive Il Corriere della Sera a proposito di ciò che sta avvenendo a New Orleans…

«Il problema più grave è la comunicazione» ha detto Henri Whitehorn, capo della polizia dello stato della Louisiana, «non riusciamo a coordinare bene i nostri agenti sul campo: l’inondazione ha spazzato via il nostro sistema di comunicazione e se anche prendessimo i saccheggiatori, non ci sarebbero prigioni agibili in cui rinchiuderli».

Aggiunge lo stesso giornale, in un altro articolo…

Con telefoni fissi e mobili fuori uso, l’unico contatto con i sopravvissuti dell’uragano Katrina in Louisiana, Mississippi e Alabama, bloccati e isolati in locali di fortuna o in cima a edifici e collinette, sono le radio locali. Le emittenti radiofoniche, infatti, sono l’ultima risorsa sia per i rifugiati che per i loro familiari che tentano di stabilire un contatto con i propri cari attraverso messaggi, appelli, richieste di informazioni.

Ribatte L’Internazionale, in una sorta di rassegna dei principali quotidiani statunitensi…

Usa Today fa notare invece che «nonostante i satelliti, i mezzi di comunicazione di massa e i piani di emergenza, la nostra capacità di mitigare la furia della natura è limitata. I piani di evacuazioni hanno mostrato infatti tutti i loro limiti: alcune persone non hanno voluto lasciare le proprie case e i 1.600 uomini della Guardia nazionale del Mississippi, mobilitati per l’evento, non sono bastati a coprire il numero delle chiamate di assistenza».

Si sprecano i blog che con foto, messaggi e video testimoniano l’impatto drammatico dell’uragano. E mentre i mezzi di comunicazione interpersonale fanno cilecca, ci si ricorda di quello che per anni i film hollywoodiani ci hanno mostrato: orde di disperati che vagano alla ricerca di una via di fuga mentre gli sciacalli prendono di mira i resti delle loro abitazioni. Pensavamo potesse avvenire solo nei paesi più remoti della Terra e vediamo che accade nei “progrediti” Stati Uniti.

Lo avevo previsto Roberto Vacca 30 anni fa: basta un minimo incidente per scatenare una reazione a catena di dimensioni sempre maggiori. In questo caso, l’incidentino consisteva in un uragano di potenza non indifferente: il turbine si è solo innescato, vedremo dove arriverà.

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