Sky diventa grande

Sulla strada dell’ormai “istituzionale” cugina inglese, le varie realtà Sky europee e quella italiana in particolare stanno raggiungendo la maturità: da una parte le progressive innovazioni tecnologiche, dall’altra la qualità della programmazione fanno sì che oggi i canali satellitari siano finalmente un’alternativa reale di qualità alle sempre più banali televisioni tradizionali europee.

Il processo è frutto di una progressiva convergenza a partire da situazioni molto diverse: se gli spettatori francesi, ad esempio, erano abituati da anni a Canal Plus e quindi al principio stesso che la qualità televisiva fosse a pagamento, in Italia la pay TV ha impiegato oltre dieci anni a guadagnare una reale massa critica. Per quanto la fusione di Tele+ e Stream abbia segnato l’inizio di un preoccupante monopolio, l’ampio bouquet di canali disponibili è riuscito a centrare l’obiettivo di raccogliere progressivamente interessi a dir poco eterogenei, soddisfacendo tutti in termini di qualità e quantità dell’offerta.

Non più solo campionato di calcio e qualche prima visione cinematografica, insomma: oggi i vari canali di Sky offrono decine di eventi sportivi e film ogni giorno, segmentati per genere, target ed orari. L’introduzione di MySky, negli ultimi mesi, ha fatto sì che questo gigantesco caleidoscopio possa anche essere razionalizzato secondo i propri interessi, attraverso la registrazione digitale delle trasmissioni più interessanti. I continui accordi con partner qualificati hanno prima creato ottime motivazioni per la sottoscrizione dei bouquet, per poi arrivare a connotare un vero e proprio “Sky lifestyle” per i sottoscrittori.

Come recita lo slogan, “Sky – Ti sorprende sempre”: lo fa anche introducendo, per prima in Europa, l’alta definizione. Succederà anche in Italia, sebbene i particolari dell’operazione non sono ancora ufficiali. Gli appassionati fremono all’idea, anche se probabilmente l’HD rimarrà per molti anni un fenomeno di nicchia. Ciò che è veramente importante, è che l’Europa continui ad avere soggetti economici decisi ad investire su contenuti e tecnologie nel settore dei media: altro che partite pay per view sul digitale terrestre.

4 pensieri su “Sky diventa grande

  1. Direi che la registrazione su memoria di massa sia la killer app che ci voleva. Il risparmio sui supporti è una gran bella opportunità, per le registrazioni di routine. Chi ha in casa metri cubi di videocassette che riguarda mai o quasi non può che felicitarsi di questa evoluzione.

  2. Io sicuramente sono un skylifestyler… Anche se a volte sky tende a tenerti troppo chiuso nel suo mondo. per esempio, cosa ci voleva a dare un PVR aperto, con possibilità di USB e visione anche all’esterno delle registrazioni?

  3. Pingback: Pingback dall'articolo » Sky, sempre più protagonista

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