Fantàsia, la fantasia in danza

Se per la maggior parte dei nostri connazionali “Fantàsia” è il nome del regno de La storia infinita di Michael Ende, per un piccolo (ma in forte crescita) nucleo di appassionati di danza contemporanea è piuttosto il titolo di un musical che, ormai da qualche anno, spunta qui e lì nei programmi di teatri e centri congressi italiani, suscitando generalmente buoni riscontri.

Fantàsia è uno spettacolo molto particolare: vuol essere un musical, ma anche uno show competence dell’eccellenza salseira in Italia. Un musical atipico, insomma, in cui più degli attori parla la musica caraibica e soprattutto la danza. Tanta salsa, appunto, ma anche cha cha cha ed altri spunti stilistici che, miscelati in maniera quantomeno originale, riescono ad emozionare.

Obiettivo (centrato) di Fantàsia è riuscire a destare interesse anche in chi non è affatto appassionato di danza e magari guarda con sospetto ai trenini da villaggio turistico su sfondo musicale latino-americano. Finalmente si ha la possibilità di capire, divertendosi e imparando, il perché di tanto successo dei ritmi latini in scuole di danza e palestre di mezza Italia.

Sul palco, i gruppi Tropical Gem e Flamboyan Dancers danzano con entusiasmo ed emozione, riuscendo a trasmettere al pubblico la sana follia di uno spettacolo che, di rappresentazione in rappresentazione, cambia pelle, si allunga, evolve, sotto la guida matura (ma non per questo appassita) di Fernando Sosa, motore ultimo dell’iniziativa e ballerino eccellente.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.