L’arroganza televisiva trabocca nella realtà quotidiana

Video su YouTube: una concorrente di belle apparenze ad un quiz condotto da Gerry Scotti sciorina con sicumera i propri titoli accademici, comprensivi di un Dottorato di Ricerca. Il conduttore fa complimenti a ripetizione alla ragazza e propone la prima domanda. Com’è nello spirito del telequiz in quetione, Chi vuol essere milionario?, si tratta di una questione abbastanza sciocca: parte comunque il tempo ed il minimo di suspence dovuta ad ogni passo in questo tipo di trasmissioni. La giovane donna di Lecce risponde e Gerry Scotti sbianca: ha sbagliato ed in qualche modo il conduttore si sente in colpa.

Il video inizia a girare su YouTube insieme a tanti altri simili ed attrae numerosi commenti derivanti dallo sbilancio evidente tra la presentazione esaltata iniziale della concorrente e la figuraccia finale. Inizia ad apparire su un tumblelog e da qui si irradia progressivamente ad altri spazi su Tumblr, su FriendFeed, su Toluu e su Facebook. Cercando il nome della tizia su Google, la prima pagina di risultati contiene commenti sulla sua figuraccia, in mezzo a tracce sparse di sue omonime e accenni alla sua vita accademica. La signora d’altronde non ha un sito personale, né un blog, né un profilo su un social network.

Quando le parte la voglia di ribellarsi al pubblico ludibrio, la scelta cade sul profilo Facebook della sorella. Da lì inizia ad irradiare messaggi minacciosi a chiunque abbia in qualche modo linkato il video, ventilando il fatto che colui che lo aveva pubblicato su YouTube è corso a toglierlo una volta spaventato da una denuncia per diffamazione presentata a Carabinieri e Polizia Postale (così, per abbondare). I messaggi via Facebook contengono una serie di sciocchezze tecnologiche e legali e sono segno del fatto che qualcuno sta imbeccando la signora a farsi forte con chi l’ha pubblicamente criticata.

Tutti tolgono il video dai propri tumblelog e dai propri profili su social network, chi ha qualcosa da dire inizia delle flame war private con la signora, che continua a brandire azioni legali come un manganello. Non è difficile immaginare che nel giro di qualche giorno rimarrà giusto qualche traccia remota su Google, magari a pagina 35 dei risultati. Nelle nostre teste rimarrà comunque il ricordo di una che ha fatto una figuraccia davanti a milioni di spettatori, ma è preoccupata dal giudizio di una mezza dozzina di blogger che sottolineano il suo modo di fare tronfio, paragonandolo all’effettivo “successo” televisivo.

Lo stesso modo di fare che qualche giorno fa ci è sembrato di scorgere leggendo di tale Floriana Secondi, personaggio del Grande Fratello, che è finita sui giornali per aver prima avviato una rissa nel suo condominio, poi con le forze dell’ordine. Lo stesso modo di dire “Io sono stata in televisione e voi no”, lo stesso modo di preoccuparsi non per le proprie figuracce, ma per l’eco che esse hanno sui mezzi di comunicazione. La stessa arroganza nel voler negare gli avvenimenti, invece di preoccuparsi di non farli mai avvenire. Se vedrete scomparire questo articolo, la ricercatrice folle avrà di nuovo agitato la clava.

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