Il futuro ha il touchscreen

Qualche settimana fa, Vittorio Zambardino stava sperimentando l’Amazon Kindle quando si rese conto di continuare a tastarne lo schermo in attesa di feedback, senza risultato. L’oggettino modaiolo infatti non è dotato di touchscreen e questo è sicuramente un grosso neo per il reader, il cui successo continua in queste settimane nonostante gli oggettivi limiti hardware e software che lo accompagnano sin dal rilascio delle prime versioni.

L’esperienza di Zambardino l’hanno vissuta molti di noi passando dai cellulari tradizionali ai palmari come iPhone e BlackBerry Storm, dai PC tradizionali ai nuovi notebook che puntano sul multitouch nativo di Windows 7, o magari adottando un UMPC come strumento di lavoro in mobilità. Una volta fatto uno o più di questi salti (molti di noi li hanno fatti tutti e tre), è difficile tornare indietro e non iniziare a toccare qualsiasi schermo.

In queste settimane, tutti i gossip a proposito del (presunto) e-book reader/tablet di Apple vertono sulle caratteristiche hardware e tra questi la maggior parte si concentra nell’immaginare una versione “gigante” dell’iPod Touch, la cui caratteristica principale è appunto l’interazione via touchscreen. Un aspetto interessante, visto che al contrario l’Amazon Kindle concentra la propria interazione con l’utente su una classica tastiera QWERTY.

Il futuro ha il touchscreen per tutti noi. Perché è una modalità di interazione comoda, efficiente ed efficace per la navigazione tra informazioni, pagine Web e dati memorizzati sui terminali. Rimane ancora piuttosto scomodo per scrivere, visto che né il riconoscimento della scrittura né le tastiere virtuali riescono ancora a garantire una velocità di digitazione adeguata: sicuramente la ricerca e sviluppo delle più importanti software house lavorerà su questo.

Indipendentemente dal fatto che Apple lancerà o meno un nuovo terminale, la strada è segnata. La HCI del futuro passerà dal touchscreen e questo rappresenterà un passo avanti significativo nei mondi contigui dell’informatica e della telematica. Sarà sicuramente una svolta per il modo di comunicare, di interagire tra le informazioni e con le persone. Sperando che, spinti dall’abitudine, non si inizi anche a tastarci l’un l’altro.

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