Dalla mafia al mandolino

Verso fine settembre, un fantomatico Osservatorio Antiplagio scova tra le novità dell’App Store per iPhone e iPod un’applicazione chiamata What Country e comunica alle principali agenzie (l’Ansa ci casca subito) di aver chiesto al Ministero del Turismo italiano di intervenire per proteggere l’immagine dell’Italia, presentata come terra di “Pizza, Mafia, Pasta, Scooters”.

I media italiani si lanciano in filippiche contro Apple, accusata di maltrattare il Paese nonostante il grande affetto che di solito i suoi prodotti ricevono da queste parti. Michela Vittoria Brambilla dichiara che coinvolgerà l’Avvocatura dello Stato contro un simile scempio, preannunciando una battaglia a tutto campo per raggiungere un obiettivo così importante.

Il confronto tra la presentazione di 'What Country' prima e dopo l'intevento del Ministero del Turismo

Passano un paio di settimane e la notizia torna a galla, visto che l’applicazione è stata parzialmente cambiata. Il Ministro del Turismo inizia a girare tutte le principali trasmissioni televisive per decantare il suo successo, i telegiornali declamano la sconfitta di Apple e il trionfo del mandolino, che ora appare negli screenshot di presentazione insieme a un’Ape Piaggio.

Negli stessi giorni in cui l’Italia appare nel mondo come la Patria della cronaca nera a causa delle storie impressionanti che si succedono (ma non è una novità), ci illudiamo che le cose possano migliorare eliminano un piccolo software da un catalogo che ne contiene milioni. Farebbe quasi tenerezza, se l’attenzione riservata a questo caso non ci ricoprisse di ridicolo.

Gli eavy users dei social network si interrogano sul perché Apple non presenti una (giustificatissima) querela, visto che è stata tirata in ballo a più non posso. Gli unici a gongolare stanno in Bielorussia e sono quelli di Apalon, che producono l’app e come al solito (vedi il clamore sull’applicazione anti-Nazi) riescono a farsi pubblicità gratis, puntando sulla stupidità altrui.

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