Aspettando i ballottaggi delle Elezioni amministrative

Per chi si occupa di comunicazione politica le Elezioni amministrative hanno due vantaggi: ci sono tipicamente centinaia di sindaci in ballo, quindi si può sempre dire di aver vinto "qualcosa" anche se poi le somme a livello nazionale difficilmente vanno contro il trend politico di moda al momento pro/contro Governo; nelle città più grandi ci sono i ballottaggi, quindi anche chi è temporaneamente dietro può tentare il colpo di coda.

La campagna elettorale è stata decisamente tranquilla, molto di più rispetto a Elezioni politiche ed Elezioni europee, in cui ogni volta sembravano in gioco le sorti dell'Umanità più che il destino di qualche centinaio di parlamentari. Stavolta i "big" nazionali si sono schierati ma non hanno gridato eccessivamente, lasciando ai candidati sindaci delle città più grandi il palcoscenico su cui sfogare la propria voglia di comunicare.

Su tutte ha scaldato gli animi la campagna elettorale a Milano, iniziata in realtà ormai parecchi mesi fa con le Primarie del Partito Democratico, che avevano visto uscire un candidato un po' diverso dal solito come Giuliano Pisapia in una città governata da quasi 20 anni dal Centrodestra dopo 40 anni di sindaci Socialisti; dall'altra parte la "solita" Letizia Moratti, con uno stile di comunicazione imbarazzante e una faccia troppo vista.

I due ora si lanceranno in una guerra senza esclusione di colpi per un paio di settimane, così come i colleghi delle città ancora in bilico; solo alla fine dei ballottaggi si potrà capire davvero chi avrà vinto non solo a livello numerico (tutti i sindaci pesano allo stesso modo o basta prendere Milano o Torino o Napoli e perdere il resto per essere felici?), ma soprattutto da quello della comunicazione politica e delle strategie future.

Non manca infatti tantissimo alle prossime Elezioni politiche, sempre ammesso che la XVI Legislatura giunga al suo termine naturale. Probabilmente molti faranno tesoro di quanto appreso in questa tornata, come un utilizzo un po' più maturo dei social network al posto dei siti imbalsamati (e abbandonati dopo le elezioni) o il fatto che non sempre candidare i ragazzini garantisce il successo (cfr. Centrosinistra a Catanzaro).

Tutto il film, però, sarà fortemente condizionato, come peraltro tutta la politica nazionale dell'ultimo ventennio, dalla scelta dei candidati Premier. Se correrà ancora una volta Silvio Berlusconi (sempre che ce la faccia fisicamente), forse i canoni saranno quelli delle Elezioni precedenti; se così non fosse e nel remotissimo caso in cui il Centrosinistra trovasse un candidato decente, finalmente ne vedremmo davvero delle belle.

2 pensieri su “Aspettando i ballottaggi delle Elezioni amministrative

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