La settimana delle morti apparenti e delle morti vere

Nonciclopedia è una sorta di enciclopedia alternativa che, ironizzando sull'approccio serioso di Wikipedia, ha nel tempo pubblicato una serie consistente di articoli surreali su fatti, persone, località. Negli scorsi giorni ha commesso una sorta di harakiri per colpa delle diffide legali ricevute dallo staff di Vasco Rossi. Gli utenti della Rete hanno avviato un'azione consistente di mobilizzazione in suo favore, nonostante probabilmente molti dei sottoscrittori degli appelli per la sua salvezza (125.000 iscrizioni su Facebook in 8 ore, ad esempio, in uno dei tanti gruppi di supporto istantanei) non conoscessero nemmeno la sua esistenza e i suoi contenuti, nel frattempo oscurati. Negli ultimi giorni, grazie a tutta questa pubblicità e a una sorta di atto di clemenza del cantante emiliano (o del suo staff), il wiki è tornato online.

Per una sorta di bizzarra coincidenza, poche ore dopo il tentato suicidio di Nonciclopedia, Wikipedia Italia ha fatto altrettanto. Imitando la sua sorellina ironica, l'enciclopedia virtuale più famosa nel nostro Paese si è imbavagliata ipotizzando una possibile chiusura definitiva in caso di approvazione della "legge bavaglio" che avrebbe comportato l'obbligo di rettifica in alcune situazioni di diffamazione, in alcuni casi simili a quelle di Vasco Rossi vs. Nonciclopedia. Mentre alcuni giornalisti esultavano per la morte di Wikipedia Italia, i blogger non aspettavano altro per sfogare tutta la propria rabbia verso l'ipotesi normativa, che avrebbe in qualche modo costretto anche loro a prendere provvedimenti drastici. La mossa "forte" di Wikipedia Italia sembra essere servita, ma il rischio di un nuovo suicidio è ancora nell'aria, visto i tempi biblici parlamentari.

Negli stessi giorni, molti avranno scoperto del silenzio di Wikipedia Italia cercando informazioni su Steve Jobs. La scomparsa del fondatore della Apple purtroppo stavolta era vera, dopo tanti falsi allarmi e in una settimana in cui, appunto, gli animi degli Italiani in Rete erano già esacerbati da questi movimenti di mobilitazione per la difesa della libertà di parola. Jobs ci ha lasciato appena un paio di giorni dopo un deludente evento Apple e quindi in un momento in cui sulla Società già volteggiavano gli avvoltoi di chi sosteneva che senza il suo spirito guida sarebbero presto iniziati problemi di credibilità sul mercato. Tanto per cambiare, blogger e affini di tutta Italia e in questo caso di tutto il mondo si sono stagliati in difesa della mela morsicata e hanno pianto amare lacrime per la scomparsa del presidente. Ci aspetteranno citazioni a non finire, per mesi.

Bisogna pur dire che gli animi più sensibili avevano nei giorni precedenti già sofferto, e probabilmente ancora di più, per l'addio a due figure a loro modo peculiari della blogosfera italiana. Per una macabra coincidenza, a distanza di poche ore ci hanno lasciato Madisonav e Anna staccato Lisa, due giovani blogger stroncate da brutti mali. Le parole degli amici, di chi le aveva lette su Internet e ancor di più di chi le aveva conosciute dal vivo, per giorni si sono accavallate lasciando solchi profondi nelle nostre anime. Con tutto il rispetto per Nonciclopedia, Wikipedia e Steve Jobs, di questa tristissima settimana ricorderemo soprattutto loro. Ci mancherete.

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