Customer survey?

C’è qualcosa di più invasivo, noioso e alienante delle customer survey? Via posta cartacea, al telefono, via e-mail o Web survey: praticamente nessuna si salva. Sono solitamente lunghe, frammentate e complesse e per la maggior parte dei casi non danno nessun vantaggio “concreto” a chi le compila.

Negli altri casi, quelli in cui un incentivo è previsto, sono viste come un espediente per ottenerlo: spesso vengono compilate di fretta e appunto con in testa la “bottom line” più che la qualità delle risposte o il loro approfondimento. E peraltro non necessariamente riflettendo davvero il parere del cliente.

Il Cliente soddisfatto, d’altronde, probabilmente ha poco da dire: ha pagato quello che riteneva il prezzo adeguato ed è appunto appagato dalla scelta. Quello insoddisfatto non perderebbe tempo a farle: avrebbe già gridato tutta la propria frustazione di persona o al telefono all’addetto di passaggio.

Eppure siamo tutti consci che è importante, anzi fondamentale, avere clienti soddisfatti. Ma riusciremo a inventare prima o poi un metodo meno invasivo? Riusciremo a convincerci che dopo centro crocette di customer survey i clienti si sentiranno più annoiati che coccolati e pieni di attenzione?

Complimenti a Zerocalcare

Attenderemo con grande curiosità gli esiti del Premio Strega 2015, che vede tra i candidati Dimentica il mio nome di Zerocalcare, edito dall’astro nascente dell’editoria italiana Bao Publishing. Non è la prima volta che un fumetto è candidato: l’anno scorso allo stesso step di selezione era arrivato Gipi.

Questa passione dei giurati per i fumetti non deve poi sorprendere tanto: a guardare le classifiche di vendita, sia di libri cartacei che digitali, opere come quelle dell’autore romano si trovano spesso nelle prime posizioni, con numeri proporzionalmente paragonabili a quelli dei grandi successi di narrativa.

In valore assoluto le vendite non sono enormi, ma d’altra parte è l’intero mercato editoriale a essersi ridotto al lumicino; ben vengano esordi (e riconferme, di volume in volume) come quelli di Zerocalcare per poter ridare il fiato all’intera filiera, al centro e ancor più nelle “periferie” dei punti vendita.

Il toccasana per le librerie ha recentemente toccato anche le edicole: ai redattori di Internazionale non deve essere sembrato vero dover procedere a una ristampa per il numero dedicato al reportage da Kobane realizzato con l’inconfondibile tratto e i testi di Mr. Reich, che ha vissuto l’esperienza in prima persona.

Complimenti dunque a Zerocalcare e a Bao Publishing per averlo saputo trasformare da fumettaro via Web ad autore professionale. Complimenti non solo per la qualità del lavoro, ma anche per lo stile di vita, un po’ a metà strada tra straight edge e centri sociali, che riesce a rappresentare senza retorica.